In un’interessante ricerca apparsa su Science del gennaio 2006, alcuni studiosi si sono chiesti se esistessero principi geometrici innati.
Dehaene et al. hanno testato un gruppo di indigeni dell’Amazzonia (Mundurukù) utilizzando due test non verbali. Questa popolazione vive in villaggi isolati, non sono secolarizzati e non possiedono righelli, compassi o mappe, tuttavia nel linguaggio Mundurukù ci sono molte parole dedicate oltre che all’aritmetica, anche alla geometria o ai concetti spaziali ed usano pure spontaneamente una varietà di metafore; punto, linea, parallelismo, angolo retto, distanza, angolo…
Un compito consisteva nell’indicare quale tra le figure presentate era diversa dalle altre (l’intruso).
I risultati dimostrano che essi possiedono:
Principi topologici dentro e fuori, chiuso e aperto al 76% (in fig. 3 esempi di esercizi con l’indicazione delle percentuali di risposte corrette per esercizio e il tempo medio di esecuzione in secondi), principi euclidei (linea, angolo retto) 84% (fig. 4), figure geometriche 79% (quadrato, triangolo, cerchio) (fig. 5), oltre a figure simmetriche (67%), orientamento delle figure (56%).
La ricerca è stata pubblicata in Science:
Dehaene, S., Izard, V., Pica, P., Spelke, E. (2006). Core knowledge of geometry in ad Amazonian indigen group. Science, 311, 381-384.
La dott.ssa Mammarella presentò questa ricerca nel corso del seminario del 4 maggio 2009